Le referenze bibliografiche relative al sistema linfatico sono numerose ed hanno inizio nell’Antichità. E’uso citare Ippocrate menzionando l’esistenza della linfa (il sangue bianco).
Limpha ha origine nella Ninfa Greca, la dea dell’acqua chiara. E’ frequente vedere la Ninfa Greca divenire Limpha in latino. La linfa è dunque incolore, solo la linfa mesenterica è bianca durante la digestione.
Gaspare Aselli (1581-1626) a Milano riscopre nel 1662 l’esistenza dei vasi linfatici sezionando il mesentere di un cane. Jean Pecquet (1622-1674) a Montpellier isola la cisterna del chilo egualmente su un cane. Thomas Bartholin (1655 – 1738) realizza una descrizione anatomica del sistema linfatico e nella stessa epoca Olf Rudbeck (1630 – 1702) considera il sistema linfatico come una entità funzionale. Winiwarther (1848 – 1917) chirurgo austriaco fu, senza dubbio, il primo a gettare le basi di manovre manuali per trattare delle patologie linfatiche.
Non è che di poco interesse descrivere più avanti gli approcci del sistema linfatico. Citiamo tuttavia ancora Emil Vodder(1896 * 1986) di Copenaghen che fu l’iniziatore di una tecnica di drenaggio linfatico manuale nell’estetica. E’ nel 1936 che egli presenterà la sua tecnica a Parigi durante il Congresso d’Estetica “Salute e Bellezza”. Ben più tardi tentò di penetrare nell’ambito dell’Arte di Guarire, e più specificatamente quello riservato ai Kinesiterapeuti. Venendo dall’estetica non fu cosa facile, essendo autodidatta. E. Vodder non aveva fatto alcuna ricerca scientifica suscettibile di convincere un uditorio per lo meno scientifico.
Noi avemmo l’occasione di frequentare il suo corso tenuto a Bruxelles da sua moglie Estrid e da lui stesso (nel 1970) . Nella stessa epoca incontrammo Sabine Godart, chirurgo pediatrico, co-fondatrice dell’ISL, che era alla ricerca di un luogo dove istallare il suo laboratorio di linfologia. Lo accogliemmo all’interno dell’Università Libera di Bruxelles nei nostri spazi ed insieme abbiamo perseguito nelle ricerche sul sistema linfatico. Le nostre prime pubblicazioni portano la data di quel periodo (AL1 – AL 10) )Sabine Godart presentò la sua tesi di dottorato per l’insegnamento universitario della linfologia (1975) e a poco a poco si consacrò esclusivamente alla chirurgia infantile.
Abbiamo sviluppato un laboratorio di ricerca in linfologia e numerosi ricercatori belgi e stranieri hanno partecipato ai nostri lavori: G.Delavace, P. Lievens, Y. Geysels, R. Meeuwsen, I. Caplan, E. Kerckhofs, J.P. Belgrado et O. Leduc oltre ai nostri tecnici M. Van Humbeek e P. Demaret ingegnere industriale. Tutti questi collaboratori, con i loro lavori, hanno largamente contribuito a fare conoscere il nostro laboratorio in tutto il mondo.
In qualità di professori a tempo pieno nell’Università di Bruxelles noi abbiamo l’opportunità di collaborare con i servizi ospedalieri universitari che ci hanno spalancato le loro porte (chirurgia vascolare, chirurgia oncologica, pediatria, medicina nucleare,…)
Il servizio veterinario ha fornito gli animali da laboratorio perché i primi lavori che noi avevamo intrapreso concernevano la ricerca a partire dagli animali.
Gli orientamenti delle nostre ricerche sono dunque stati i seguenti:
- Ricerca a partire dall’animale (topi – topini – cavi – maiali – montoni…)
- Luogo : Vrije Universiteit Brussel
- Ricerche anatomiche a partire da cadaveri umani
- Luogo: Vrije Universiteit Brussel e Facoltà di Medicina Buenos Aires
- Ricerche a partire da soggetti sani
- Luogo: Università Libera di Bruxelles
- Ricerca a partire dai pazienti
- Luogo: Ospedale Universitario di Bruxelles
Sulla base di queste sperimentazioni noi abbiamo elaborato un metodo di trattamento dell’edema. Nel 1983 noi definimmo le differenti fasi del nostro metodo durante un congresso organizzato dal Gruppo Europeo Linfologia (G.E.L.) a Parigi. Noi avevamo rimarcato nel corso di esperienze realizzate con linfoscintografie ( in collaborazione con il Dr. P. Bourgeois del dipartimento di Medicina Nucleare del CHU Saint-Pierre) che la manovra detta “di richiamo” messa a punto partendo dall’animale, realizzava un effetto di aspirazione intra-linfatica su la HSA Tc 99m così come un effetto di “spinta” ( OL1.1, OL1.3, OL1. 4 ),così come la manovra detta di “riassorbimento” aveva un’influenza considerevole sulla ripresa delle proteine nello stesso sistema linfatico ( OL1.2, OL1.3, OL1.4 ).. Più Tardi abbiamo isolato le vie vicarianti che si sviluppano quando il sistema linfatico è interrotto. Abbiamo per questo sperimentato a partire dagli animali (topi – topolini) e abbiamo in seguito sezionato non meno di 300 cadaveri umani (AL1.32). Questi risultati sono stati confermati in Clinica umana attraverso la linfoscintografia.
Il nostro Metodo nel trattamento dell’edema comporta molti approcci terapeutici (OL1.19).
E’ necessario ricordarsi che l’edema è generalmente di origine linfatica così come venosa. L’ingorgo tissulare si compone dunque di due elementi principali. L’uno è rappresentato dalla frazione liquida di cui l’acqua è la componente maggiore e l’altra è un agglomerato macro-molecolare di cui le proteine costituiscono la parte più importante. C’è modo di evacuare questi due elementi differenti simultaneamente , questa è la ragione per cui è proposta una procedura terapeutica multisfaccettata:
1. Drenaggio linfatico manuale
2. Pressoterapia
3. Bendaggio multi-strati
4. Contenzione permanente.